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Tanatologica(mente)

Slenderman

Una delle creepypasta più diffuse è Slenderman, la storia di un personaggio al centro di alcune storie del terrore.

Slenderman, invero “uomo snello”, longilineo, è uno di quei personaggi immaginari facenti parte della più ampia schiera dei Creepypasta: racconti dell’orrore che hanno iniziato a divulgarsi su internet già nei primissimi anni 2000.

In poche parole, sono racconti di paura che vagano nel web capaci di diffondersi molto velocemente tra i giovanissimi, con una possibilità di copia – incolla veramente molto rapida.

Storie che presentano video, scritti e soprattutto immagini in totale anonimato, il che non permette cioè di rintracciare colui che tali storie le immette nel web.

Slenderman fa proprio parte di questi Creepypasta, la cui storia è diffusa nel web ma anche nei videogames tra i giovanissimi.

Risalente al 2009 per mano di Erik Knudsen, in arte Victor Surge che ne propose l’idea per un concorso di fotografia comparso su un sito web.

A quanto pare, il personaggio creato da Surge ebbe un seguito inimmaginabile, tanto da far comparire Slenderman, pian piano da internet a videogiochi a serie televisive e addirittura cartoni animati.

Slenderman. Credits: LA cantina degli incubi

Per la prima volta comparve, come poc’anzi detto sul sito Something Awful, per un concorso di fotografia la cui tematica principale era ricreare un personaggio macabro e pauroso seguendo la tecnica del fotoritocco.

Slenderman è altissimo, calvo, cieco e senza bocca. Le braccia, lunghe sino alle ginocchia, presentano mani con artigli affilati e dei tentacoli neri che escono dalla sua schiena.

In realtà si presenta molto elegante, con un abito e una cravatta di colore rosso.

A ben guardarlo incute un senso di tristezza mista a paura, soprattutto poichè spesso Slenderman è rappresentato – in color seppia – insieme a dei bambini, creature ingenue e incapaci di razionalizzare un’idea giusta tra bene e male.

Dopo aver vinto il concorso, il personaggio di Surge apparve su Youtube sotto forma di documentario fasullo, nel quale veniva rappresentato a caccia di giovani ragazzi curiosi.

Proprio questo è il punto, Slenderman cerca di rapire i bambini e i ragazzi facendosi trovare in zone isolate come boschi o zone non più abitate.

Una volta visto il video, una volta evocato, Slenderman inizia a rendere la vita delle sue vittime impossibile, tra allucinazioni e paranoia ed entrando nel circolo vizioso per il quale fanno conoscere la storia di Slenderman ad altri bambini e ragazzi.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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