Vi sarebbero una serie di leggende metropolitane ed assurde legate ad uno dei cartoni animati più amati nella storia.
Fu dal genio di Peyo, illustratore che nel 1958 fece nascere questi piccoli esseri blu (gli Schtroumpfs) che si diede inizio vita a uno dei cartoni animati più famosi al mondo, giunto in Italia circa negli anni ’90 (chi non si ricorda la sigla cantata da Cristina d’Avena?).
Non è certo la prima volta che proviamo ad analizzare e dimostrare come spesso, dietro le fiabe per bambini, in realtà vi sia celato sempre e comunque un insegnamento o storie che sottintendono tematiche più profonde e talvolta non adatte ai più piccoli.
Dietro ai Puffi, tra le tante leggende vi sarebbe quella della Massoneria!
I Puffi invero come rappresentazione degli Illuminati, con Grande Puffo quale Maestro della Loggia e, Gargamella un semplice prete con la toga ecclesiastica.
Esistono anche altre chiavi interpretative legate alla numerologia o alla politica, all’alchimia o al satanismo: nel primo caso ad esempio, Peyo nella storia originale contava 99 Puffi con ognuno 100 anni di età.
Sette si distinguevano da tutti gli altri, 7 come i peccati capitali: Ira (Puffo Brontolone); Superbia (Quattrocchi); Lussuria (Puffetta); Invidia (Copione); Gola (Golosone); Avarizia (Finanziere) e Accidia (Puffo Pigrone).
Grande Puffo, poi con i suoi 542 anni l’eletto supremo tra tutti.
La sfumatura satanista poi apre un mondo alquanto bizzarro in merito a questi piccoli esserini blu tanto innocui: Gargamella non sarebbe che un prete premuroso di perseguitare i piccoli esseri demoniaci – in virtù dei 7 peccati capitali – al cui capo vi sarebbe infatti grande Puffo, col suo cappello rosso e quindi forse proprio Satana le cui canzoncine altro non nasconderebbero che rituali magici e sabbatici.
Insomma, proprio non riusciamo a pensare che in realtà non vi sia nulla di tutto ciò dietro e che sia solo un semplice cartone animato? Ad ognuno la propria opinione.