Torino, città affascinante tanto crudele quant’è maestosa, nasconde nei suoi luoghi magia ed esoterismo.
Torino: ci si potrebbe passare le ore a passeggiate, tra antichi bar e negozi, tra le piazze ebbre di vita e colori che ti riportano indietro nel tempo.
Tempo che, per quanto tiranno, coinvolge la città da sempre in uno strano circuito di esoterismo, magia bianca e magia nera, che rendono Torino unica e magnetica.
Questo articolo è tutto dedicato ad un particolare complesso artistico che si trova in Piazza Statuto: un monumento eretto nel 1879 dedicato al Traforo del Frejus, ovvero il passaggio ferroviario che ha permesso il collegamento tra l’Europa ed il Regno di Sardegna.
Progettata dal conte Marcello Panissera di Veglio, questo complesso è stato costruito a distanza di 8 anni dalla realizzazione del traforo ferroviario.
Quando ci si trova davanti al monumento, formato da una roccia prelevata proprio dagli scavi del Frejus, si rimane in qualche modo affascinati e intimoriti: vi sono posizionati i Titani sovrastati da una figura alata, la quale si suppone sia il Genio Alato invero l’Angelo della Scienza.
A guardarlo bene, e secondo la “tradizione” occulta, quella figura sarebbe in realtà Lucifero: per molti anni ebbe poggiata sul capo una stella a 5 punte, poi sparita e ad oggi ricomparsa, e non è (forse) un caso che il monumento sia posto sul 45° parallelo dove si presuppone sia posta la Porta dell’Inferno e che crea la triade della magia nera a livello mondiale, di cui fanno parte Torino, San Francisco e Londra.
Questo luogo di magia nera, vede lo stesso “Lucifero” mirare con il proprio sguardo verso Piazza Castello, l’antitesi di Piazza Statuto poichè considerata tra i luoghi di magia bianca.
Altre leggende vogliono che, in epoca romana, proprio in questa piazza venissero eseguite le pene capitali ove, peraltro, venivano sepolti gli stessi condannati a morte.