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Tanatologica(mente)

La montagna dei Morti

La notte del 2 febbraio 1959, vi fu un avvenimento inquietante tra freddo e neve, dove morirono 9 studenti in circostanze misteriose.

Ad oggi, le cause per le quali 9 giovani ragazzi scomparvero sui monti Urali, nella parte settentrionale, rimangono sconosciute.

Il tutto partì dalla scelta di intraprendere un’escursione creando un gruppo di 8 uomini e due donne, tra studenti e neolaureati, per giungere l’Otorten (Отортен) un monte a cui sarebbero giunti se fossero riusciti a macinare una decina di chilometri in più rispetto al luogo dove persero la vita.

Non si trattava, sia chiaro di inesperti, bensì di escursionisti navigati ed esperti sciatori.

La partenza avvenne ufficialmente il 25 gennaio 1959, ed il 28 uno degli escursionisti – poichè indisposto – decise di ritirarsi, lasciando al loro destino i 9 rimanenti.

Credits: Federazione Ufologica Italiana – i 10 ragazzi

Il 31 gennaio giunsero su un altopiano, ove lasciarono le zavorre ritenute inutili per il viaggio e preparandosi per il vero e proprio cammino che li avrebbe portati al passo Djatlov.

Le condizioni climatiche non furono dalla loro parte, ed i loro piani vennero tempestivamente sfumati: una tempesta di neve ed il freddo glaciale fecero sì che il loro cammino divenisse impossibile tanto da far sbagliare loro percorso e facendoli giungere sulla cima del Cholatčachl’, ove si fermarono in attesa che il tempo migliorasse.

Il loro arrivo era atteso da un’associazione sportiva che non ebbe notizia alcuna, ben oltre la data prestabilita, ovvero il 12 di febbraio: dal 20 del mese iniziarono le ricerche anche con i mezzi della polizia e dell’esercito, per via aerea.

Il 26 febbraio venne trovata la tenda, e i primi due cadaveri vennero ritrovati vicino alla foresta poco distante, vestiti solo della biancheria intima. Poi vennero ritrovati altri 3 corpi, in posizione che suggeriva il tentativo di tornare alla tenda e distanti l’un dall’altro per circa 300 metri.

I restanti 4 corpi vennero rinvenuti il 4 maggio 1959, coperti da un metro e mezzo di neve.

Credits: Europa Creativa

Non essendoci state prove oculari, tale enigmatico incidente fu (ed è tuttora) al centro di ipotesi e leggende per dare una spiegazione all’evento, soprattutto perchè due dei 9 escursionisti vennero trovati con il cranio fracassato, ad uno mancava la lingua e altri due le costole devastate da un trauma.

Senza contare che venne inoltre rinvenuto un livello di radioattività importante, di cui sono ignote le cause.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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