Una quiete profonda che sembrava divorare ogni rumore. Era un luogo sacro, quasi intoccabile.

L'autore si delinea come una mente curiosa, libera da dogmi e imposizioni, che non si accontenta delle spiegazioni preconfezionate propinate da religioni, istituzioni.. o dalla stessa scienza quando si chiude di fronte all’ignoto, tanto definire folle il concetto che 2 più 2 possano far 5.
Definirsi "l'Eretico dell'Invisibile", è già una dichiarazione di intenti.. di guerra.. come quella di andare oltre ciò che è dato per scontato, oltre le narrazioni costruite per mantenere un certo ordine sociale e intellettuale, oltre le verità imposte che nel corso dei secoli hanno modellato la percezione della realtà.
È evidente che l’autore non si limita ad un singolo ambito di ricerca, ma spazia tra spiritualità, mistero, fenomeni paranormali, storia e geopolitica, affrontando tutto con uno sguardo critico e analitico.
Ma non c’è solo il mistero a guidare ad alimentare la sua curiosità. C’è anche la consapevolezza che la storia, così come ci è stata, e ci viene raccontata, è spesso il risultato di una narrazione costruita a proprio uso e consumo dai "vincitori" a cui, anche se gli dedichiamo strade e piazze, gli eroi non sempre sono tali, le guerre non sono mai mosse da ideali puri, le istituzioni hanno intrecci con il potere economico e religioso che sfuggono allo sguardo della massa. L’autore si pone, dunque, come un investigatore dell’invisibile, colui che scava sotto la superficie per portare alla luce le contraddizioni e le ombre della storia e della società contemporanea.
L’Eretico dell’Invisibile, dunque, è quel qualcuno che non si accontenta di sapere perché consapevole dell’importanza del "Sapere di non Sapere".
Una quiete profonda che sembrava divorare ogni rumore. Era un luogo sacro, quasi intoccabile.
Invisibile e senza volto, vagavo come sempre tra cieli e terre. Sono antico, più vecchio delle montagne, più saggio dei fiumi. Testimone di ogni cosa: guerre, rivoluzioni, dei sussurri della pace e delle speranze che si innalzavano come aquiloni verso il cielo.Ed ora, in una piazza quasi vuota di un mondo immaginario, mi trovavo di […]
Un dialogo tra il Reale e l’Invisibile
Dopo aver attraversato montagne, mari e valli, mi fermai in un luogo che spesso passava inosservato. Era un mondo in miniatura, popolato da creature che nessuno sembrava notare, ma che erano altrettanto importanti quanto i giganti della Terra…. Insetti, muschi, licheni, batteri: la vita invisibile, microscopica e spesso dimenticata. Mi mossi leggero tra le foglie […]
Mi muovo leggero, invisibile, ma inarrestabile. Porto con me profumi, sussurri, e a volte urla. Oggi però l’aria sa di cenere. Non è solo odore: è un presagio. In lontananza, una luce viva danza tra le ombre. È lui.. il Fuoco. Ci conosciamo da sempre, ci cerchiamo e ci temiamo. Ed è quando ci tocchiamo che il mondo trema.
io Vento.. una voce narrante, una forza senza corpo che attraversa il mondo da sempre. Pur non avendo sensi umani, percepisco e vivo il mondo in modo profondo, raccogliendo storie e frammenti ovunque passo. Un viaggiatore eterno, in movimento continuo, che lascia tracce solo nel ricordo delle cose che sfiora.
Io, Vento, mi avvicino alle montagne, simboli di maestosità, silenzio e tempo eterno, descrivendo la loro immobile grandezza, la fatica nell’affrontarle e il rispetto che ispirano. Ogni loro vetta e ogni crepa raccontano storie antiche, mentre osservano impassibili il passare del tempo e il cambiamento del mondo.
Io, Vento, mi chinai per sfiorare la sua superficie. In quel preciso istante l’oceano, come se aspettasse quel momento, iniziò a narrare la sua storia. Una storia profonda e infinita, che si perdeva nella notte dei tempi
Io, il Vento, abituato a viaggiare in lungo e in largo, mi fermo di fronte a una piccola pietra su un sentiero di montagna. Nonostante la sua apparente insignificanza, la pietra emana un’aura di saggezza antica, e la sua storia, che si rivelerà diversa da quelle incontrate finora, misurata in ere anziché in anni.
Negli alberi è depositaria l’antica e profonda saggezza. Per comprendere il presente e il passato, è necessario fermarsi per ascoltare e imparare dalla loro memoria.