Altresì noto come il Lago dei Misteri, Roopkund è di origine glaciale e situato nel cuore del massiccio del Trishul, in Himalaya.
Ubicato in alta quota (circa 5020 m. d’altitudine) in realtà è circondato dal nulla, se non da montagne, rocce e ghiacciai sparsi, seppure molto visitata da curiosi e viaggiatori.
Il lago riporta una profondità di circa 3 metri e 40 metri di diametro, ed è notoriamente e tristemente conosciuto per il ritrovamento di centinaia di scheletri molto antichi, di origine umana, depositati nel tempo nel fondo del lago.
Proprio questa scoperta gli diede la nomea di Lago degli scheletri, per la quale si suppone sia avvenuta una morte violenta dovuta ad una veemente ed improvvisa grandinata proprio in quell’area circa 1000 anni or sono.
La scoperta di tutti questi scheletri fu dovuta allo scioglimento, nei mesi più caldi, del ghiaccio che è solito riposare su quel lago.
Il mito che voleva fosse la grandine a determinare questi violenti decessi, in realtà è stato sfatato da alcune ricerche condotte da esperti dell’università di Harvard, della Germania, dell’India e l’Istituto di Paleoscienze esperto nelle analisi del DNA.
Gli studi confermano infatti che i decessi fossero dovuti per una serie motivi differenti, questo in base alle datazioni al carbonio su 15 soggetti di genere femminile e 23 di genere maschile, ma non solo: è stato possibile rivelare l’etnia dei diversi soggetti, tra cui 23 individui di origine asiatica del VII-X secolo, un individuo dell’Asia orientale e gli ultimi 14 provenienti dall’Isola di Creta o comunque di origine greca.
Nel 2003, approfonditi studi rilevarono – ancora – lembi di carne attaccati alle ossa.
Oltre alle spoglie mortali sono stati rinvenuti alcuni oggetti lignei, anelli, calzari di cuoio e alcune punte di ferro appartenenti a frecce.
Ciò che sicuramente preoccupa è la fragilità dello stato conservativo di questi resti, spesso strappati alla loro tomba da turisti noncuranti e irrispettosi, tanto che il Governo ha dovuto prendere provvedimenti appositi per sviluppare tale zona come patrimonio di cui prendersi cura.
