Il lutto non decide mai quando sopraggiungere: che sia nella vita adulta, nell’infanzia o durante l’adolescenza. In quest’ultimo caso, è bene procedere con delicatezza e supporto più che in altri stadi evolutivi.
L’adolescenza è la fase fondamentale per la costruzione dell’identità individuale, ci si pone in relazione al mondo, ai legami, alle relazioni ed ai rischi dell’esistenza. Si inizia ad avere paura e coscienza del futuro, ed è una fase molto delicata nel momento in cui si venga ad esperire un lutto.
Fondamentale è far capire quanto sia importante parlare ed esprimere i propri sentimenti: in questo modo sarà più facile confortarlo ed aiutarlo nell’elaborazione del lutto, al fine di riprogettare la propria vita cogliendo gli insegnamenti della perdita.
Un ruolo peculiare lo gioca la famiglia dell’adolescente: la rete relazionale dove si sviluppano i primi legami significativi e le basi per relazionarsi al mondo esterno.
Il gruppo dei pari è parimenti necessario in quanto risorsa e gruppo all’interno del quale si sviluppa il percorso di vita del soggetto, ne plasma i significati e lo sguardo sul mondo, oltre ad essere un ottimo supporto anche nel caso più doloroso, quale quello del lutto.
Confrontarsi con i pari infatti significa poter avere un punto di vista oggettivo proiettato però attraverso gli occhi di chi vive la stessa fase della vita, promuovendo i meccanismi dell’empatia e della resilienza, della forza di reagire alle asperità.
Il cordoglio può essere, durante l’adolescenza, una sorta di blocco emozionale simile a ciò che può essere definito un disturbo da stress post traumatico.
Ecco perchè è importantissimo condividere ed esprimere le proprie emozioni.
Il rischio di vivere ed affrontare un lutto in modo traumatico può comportare altresì un’esasperazione del sistema di attaccamento anche per quanto concerne i meccanismi psico-biologici, cognitivi e dello sviluppo della personalità e, dunque, può comportare dolori cronici come stress, ansia e depressione, oltre che rabbia.
Diversi studi internazionali hanno appurato come, tra le altre cose, più il legame tra l’adolescente ed il defunto era di dipendenza o comunque ambivalente, più complesso sia superare il lutto e le perdite.
Come fare, dunque, per aiutare l’adolescente nel suo percorso di elaborazione del lutto?
- Spiegare che non esiste un unico ed universale modo per risolvere il lutto. Ognuno affronta la perdita attraverso le lenti con cui osserva e vive il mondo;
- avvalersi di percorsi mirati di psicoterapia nei casi in cui lo si ritenga necessario;
- individuare insieme gli obiettivi da perseguire e strategie per raggiungerli;
- avvalersi del supporto dei genitori e condividere i propri punti di vista.