Tra il XV ed il XVII secolo in Europa molto diffuso fu il panico nei confronti di ogni qualsivoglia creatura sovrannaturale, tra cui le streghe: esseri diabolici che andavano perseguitati ed eliminati per evitare il pericolo della distruzione dell’essere umano.
Il noto Malleus Maleficarum, testo latino risalente al 1487 creato per contrastare ogni forma di eresia e paganesimo ritenuto dilagante in quel periodo storico.
Nel Medioevo forte era il senso di superstizione e paura nei confronti di alcune forme non umane ritenute servitù del demonio: folletti, elfi, goblin e soprattutto streghe e fattucchiere ritenuti causa di epidemie, guerre e carestie e che in qualche modo andavano dunque fermati e contrastati.
In Scozia, protagonista di questo articolo, si contano oltre 2.500 vittime – soprattutto donne – dell’inquisizione sotto espresso comando del Re James VI d’Inghilterra.
La moglie del Sovrano, in viaggio verso la Scozia attraversò una terribile tempesta e, una volta giunta a destinazione si ritrovò attorniata da un’isteria collettiva legata all’ossessione per le streghe: caccia, torture e interrogatori furono all’ordine del giorno tra cui emersero due donne che – esauste delle violenze – confessarono la loro vicinanza a Satana per evocare la tempesta.
Re James, quindi ossessionato dalla paura di essere vittima di qualche maleficio diede il via ad una violenta ed ossessiva persecuzione nei confronti di qualsiasi donna ritenuta vicina al Diavolo, dando vita alla “Grande Caccia alle streghe di Scozia“.
Ad oggi, in Scozia gli archeologi ritengono di aver rinvenuto la tomba di Adie Lilias, l’ultima Strgea di Scozia.
Accusata di essere una fattucchiera, venne incarcerata e, una volta avvenuto il decesso in prigione sepolta in profondità nel fango.
Sopra venne riposta una pesantissima lastra in pietra per tenerla schiacciata lì sotto senza paura che potesse tornare a disturbare i vivi.
Secondo gli scritti trovati, Adie viveva nel villaggio di Torryburn, a Ovest di Fife e in un giorno di agosto del 1704 venne accusata di essere la causa della malattia dei suoi vicini di casa, i Nelson.
La Chiesa, senza pensarci due volte, la convocò davanti agli anziani sino a farle confessare, sotto tortura, di essere effettivamente una strega totalmente asservita al Diavolo e di aver circuito anche altre soggetti.
Dopo aver rinvenuto alcuni manoscritti del XIX secolo, gli archeologi si sono messi alla ricerca di questa donna concentrandosi su determinate aree geografiche ritrovando così una enorme lastra lapidea di un materiale non di quei luoghi: era stata volutamente deposta lì.
Ad oggi, le ricerche sono ancora in atto e si cerca di capire se vi siano i resti di Adie.