Nella Guyana nordoccidentale – America Meridionale – nel 1978 avvenne un caso di cronaca nera che la fece divenire tristemente famosa, ovvero un eccidio in cui 900 persone persero la vita in nome della rivoluzione.
Non è facile, mai, parlare di taluni avvenimenti a cui a distanza di decenni non si sa ancora dare una spiegazione del tutto logica.
Jonestown, abbreviazione del più complesso People’s Temple Agricultural Project era nata come piccola realtà finalizzata a principi di uguaglianza, fratellanza capace di richiamare a sè centinaia di persone che vi vedevano davvero un modo rivoluzionario di vivere.
Jim Jones, il fondatore indiscusso di tale realtà, divenne ben presto il capo di una vera e propria setta: soggetto carismatico incline però all’utilizzo di stupefacenti e avido di potere.
I suoi seguaci, circa 918 persone ne furono talmente assoggettati da vendere ogni proprio avere e lasciando inoltre la propria quotidianità pur di seguire le orme di Jones: era il 1977 quando Jonestown prese ufficialmente vita lontano da occhi indiscreti ed accessibile solo via aereo.
Dalle notizie a noi pervenute, sappiamo che in realtà quel luogo non era propriamente un paradiso, ebbro di zanzare, talvolta con scarsa disponibilità di acqua potabile, era perennemente sottoposto a discorsi registrati da Jones trasmessi tramite altoparlanti sparsi per il villaggio.
Il 1978 fu l’anno in cui Jones riuscì a manipolare totalmente le menti dei suoi seguaci facendo credere loro che prima o poi l’FBI sarebbe giunto a rovinare quell’oasi di “pace”: iniziarono dunque delle vere e proprie esercitazioni di suicidi di massa per non trovarsi così impreparati all’arrivo dei militari.
Una volta appurato l’elevato grado di obbedienza e reverenza della setta Jones, il 18 novembre 1978, ordinò ad ognuno di ingurgitare una bevanda fruttata, la Flavor-Aid, in cui vi era però sciolto del cianuro.
Uomini, donne e bambini eseguirono l’ordine per un totale di 917 decessi, senza contare il suicidio di Jones per arma da fuoco alla testa.
Fortunatamente, alcuni riuscirono a scappare, scoprendo a loro volta, successivamente e tramite i telegiornali, cosa accadde quel giorno a Jonestown.
La strage venne scoperta due giorni dopo da alcuni abitanti dei villaggi vicini, i quali allertarono l’FBI che accorse nell’immediato per trasportare poi i corpi a San Francisco.