Negli anni ’70 un monaco, tale Pellegrino Ernetti, pare avesse inventato un dispositivo per tornare indietro nel tempo.
Il Cronovisore – o cronoscopio – è una macchina che avrebbe permesso – o permetterebbe – di tornare indietro nel tempo cogliendone immagini e suoni come se fossero nel qui ed ora.
Già nel 1956 in realtà questo macchinario apparve nei racconti dell’autore fantascientifico Isaac Asimov: una macchina che potrebbe andare oltre la velocità della luce facendo ripercorrere il passato.
Il cronovisore di Ernetti però captava e bloccava in realtà le energie emesse da esseri viventi vissuti nel passato, rimasti impressi (come in un fotogramma) nell’ambiente circostante.
Il cronovisore, dunque, sarebbe stato capace di estrapolare tali energie per riprodurle.
Per quanto curioso ed effettivamente interessante (insomma, chi non vorrebbe tornare indietro o interloquire magari con un personaggio storico del passato), in realtà del cronovisore non si hanno prove certe dell’effettiva esistenza.
Per tale motivo, nulla di tutto ciò che Ernetti raccontò fu effettivamente ritenuto attendibile, come ad esempio la crocifissione di Gesù, o un discorso di Cicerone.
L’idea di viaggiare attraverso il passato è una tematica cara agli scrittori di fantascienza e ai suoi cultori, secondo il quale sarebbe possibile – viaggiando alla velocità della luce e con dispositivi idonei al caso – guardare la cronostoria terrestre, dapprima dei dinosauri!
Padre Ernetti, appassionato di fisica ed elettronica (nonchè esorcista) in poche parole, incuriosito in primis in questa possibilità spazio temporale, nonostante avesse annunciato la scoperta di un cronovisore, nel 1972 ufficialmente a La Domenica del Corriere, e nonostante l’aiuto di esperti tra scienziati e fisici, non ne mostrò mai le prove reali alla massa.