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Tanatologica(mente)

Dead Yard: “le nove notti”

Le ritualità funebri atte a concludere il ciclo esistenziale in qualità anche di rinascita dopo la morte, rivelano diverse sfumature in base alle molteplici culture nel mondo. “Le nove notti”, per lo più presenti in Giamaica, Haiti e nella Repubblica Dominicana, sono un perfetto mix tra tradizione religiosa e contemporaneità.

“Nove notti”, altresì conosciuto con il nome di “Dead Yard” è una particolare forma di celebrazione funebre per la quale la famiglia, gli amici e i conoscenti del defunto si ritrovano nella sua casa per 9 giornate.

Il dolore viene espresso in qualsiasi sua forma possibile: si mangia insieme, si ascolta musica e si danza, al fine di celebrare la vita del defunto (senza così concentrarsi solamente sulla perdita).

Di seguito a 9 notti e 9 giorni, si tiene una commemorazione finale dedicata al defunto.

Ogni fase, dal trattamento della salma alla funzione vera e propria, segue determinate prassi, seguendo lo schema dei riti di passaggio dell’etno-sociologo Van Gennep in merito alle fasi di separazione, margine ed aggregazione da egli individuate.

Credits: Camp Carabita

In base alle differenti zone (Santa Cruz, Port Antonio e St. Elizabeth) ogni tradizione funeraria presenta delle peculiarità legate a nuove realtà che richiamano la tradizione di matrice statunitense ed inglese, anche nelle zone più remote e rurali.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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