Non voglio generalizzare, e mi dispiace dirlo, ma dietro la patina della spiritualità e delle capacità medianiche spesso si nasconde un business freddamente calcolato, pronto a sfruttare la vulnerabilità emotiva e psicologica delle persone. I santoni moderni, degni eredi di quelli del passato, e che dichiarano di essere in contatto con entità superiori, non offrono i loro servigi come una missione spirituale disinteressata, ma come un vero e proprio prodotto di mercato, con tariffe ben precise e regole del gioco altrettanto definite.
Contrariamente all’immagine tradizionale del medium disinteressato, questi nuovi “professionisti” del mondo spirituale partono subito con tariffe chiare e alte. I consulti, anche quelli telefonici, hanno un costo di base che si aggira tra i 50 e i 100 euro, spesso per una sessione di 50 minuti. La modalità di contatto è, nella maggior parte dei casi, virtuale: niente incontri di persona, niente connessione diretta. Basta una telefonata o una videochiamata per connettersi con l’aldilà, o almeno così viene promesso.
L’agenda di questi santoni è sorprendentemente piena: chi cerca un consulto può essere costretto ad attendere settimane o mesi, in una sorta di gioco psicologico che trasforma l’attesa in un segno di “esclusività”. Pari pari a quando si sa la data dell’uscita dell’iPhone e la gente è in fila, davanti al negozio, dalle 6 del mattino.. per poi sentirsi dire “Non è arrivato”.
L’apparente difficoltà di ottenere un appuntamento contribuisce a creare un’aura di importanza attorno alla figura del santone, che viene percepito come una persona rara e preziosa, capace di comunicare con gli spiriti solo in momenti precisi e dopo lunga attesa. Questo meccanismo si trasforma in un vero e proprio ingranaggio psicologico: più è difficile ottenere il consulto, più cresce la sensazione che l’incontro con il santone sarà determinante e risolutivo. Le persone in cerca di risposte o conforto sono disposte a pagare cifre elevate, attratte dall’illusione che il tempo e l’attesa aumentino il valore del servizio ricevuto.
Le “Donazioni” e i Conti Offshore
Dietro questa macchina perfetta di gestione del tempo e delle tariffe si nasconde una struttura finanziaria altrettanto sofisticata. I pagamenti avvengono spesso tramite bonifico, con causale “donazione”, una pratica utilizzata per mascherare la vera natura delle transazioni. Pur trattandosi di un vero e proprio pagamento per un servizio, il termine “donazione” richiama un atto di generosità, di supporto a un’attività spirituale. In realtà, questa ‘causale’, indicata per il bonifico, viene sfruttata per evitare problematiche fiscali, lasciando intendere che il denaro non è un compenso per un servizio, ma un’offerta libera e volontaria.
Il denaro, però, non resta fermo: molti di questi santoni trasferiscono i propri guadagni su conti esteri, spesso situati in paradisi fiscali o in stati dove la trasparenza è minima. La scelta di blindare questi proventi all’estero, permette di evitare eventuali controlli da parte delle autorità fiscali locali, e di quelle del proprio Paese di residenza, garantendo che il flusso di denaro rimanga al sicuro e fuori dai radar fiscali ed amministrativi. Queste operazioni finanziarie sono ben lontane dall’immagine di un medium votato al benessere degli altri: rivelano, piuttosto, una strategia economica di accumulo e protezione del capitale.
Sfruttamento delle Fragilità Psicologiche
Il vero guadagno, però, non sta solo nelle tariffe elevate o nei conti offshore. Il cuore di questo business è la debolezza psicologica delle persone. Questi santoni sfruttano i momenti più critici della vita dei loro clienti: il dolore per la perdita di una persona cara, la confusione esistenziale, il desiderio di trovare una guida spirituale in un mondo sempre più complesso e disorientante.
Chi si rivolge a loro non lo fa per curiosità, ma per disperazione. Il prezzo del consulto, che in altre circostanze potrebbe sembrare esorbitante, diventa accettabile di fronte alla speranza di poter stabilire un contatto con l’aldilà, di ottenere una risposta da uno spirito guida, di ricevere una rassicurazione sull’esistenza di una vita oltre la morte. Il santone approfitta di questo bisogno umano di trovare un senso, facendosi pagare per quella che dovrebbe essere un’esperienza mistica e profondamente personale. Non c’è spazio per la pietà o per l’altruismo: il tempo è denaro, e chi non può permettersi di pagare la cifra richiesta è lasciato fuori. Questo crea una dinamica di esclusione economica: solo chi può pagare accede al presunto contatto con l’invisibile, mentre chi non ha le risorse è abbandonato al proprio dolore.
In netto contrasto con questa realtà mercificata, troviamo figure storiche come Chico Xavier e Natuzza Evolo, due personaggi che hanno usato i loro “doni” per aiutare gli altri senza mai chiedere un compenso. Chico Xavier, il celebre medium brasiliano, ha dedicato la sua vita alla medianità senza mai accettare un soldo. Le sue centinaia di libri, scritti tramite la cosiddetta “psicografia”, venivano venduti ma tutti i proventi erano devoluti in beneficenza. La sua missione era puramente spirituale, non economica. La sua vita modesta dimostrava che la sua connessione con il mondo spirituale era sincera e disinteressata.
Anche Natuzza Evolo, medium italiana amatissima per le sue visioni e capacità di intercedere con l’aldilà, non ha mai chiesto denaro per i suoi doni. Il suo operato era un atto di fede e di amore verso il prossimo, un servizio reso a chi soffriva. Non c’era alcuna agenda piena, né liste di attesa lunghe mesi per un consulto, e soprattutto non c’era nessun pagamento. La sua vita era quella di una donna semplice, che vedeva i suoi doni come un mezzo per aiutare gli altri, non per arricchirsi. I moderni santoni, invece, si presentano come imprenditori della fede, ma non c’è niente di spirituale nelle loro pratiche. Il loro approccio è spietato: manipolano i desideri e le speranze di chi cerca conforto, presentando un servizio che è, a tutti gli effetti, un prodotto commerciale. La loro gestione del tempo, delle tariffe e dei pagamenti mostra un’organizzazione precisa, simile a quella di un’azienda, con profitti enormi e un’immagine curata di fronte ai media e sui social. Non è una coincidenza che molti di questi individui lascino i loro lavori precedenti per dedicarsi a tempo pieno a questa attività: il guadagno è assicurato, e il flusso di denaro è garantito da un pubblico che, nonostante le difficoltà economiche, è disposto a fare sacrifici pur di ottenere una risposta o un messaggio dall’aldilà.
Credo, e spero, di essere riuscito a mettere a nudo il lato oscuro di un mercato che sfrutta il bisogno di spiritualità per accumulare ricchezze, mascherando il tutto con il velo di una falsa benevolenza. Il contrasto con figure come Chico Xavier e Natuzza Evolo mostra quanto sia profonda la differenza tra chi ha vissuto la spiritualità come dono gratuito e prezioso, e chi, da sempre, ne fa un business spietato. Ma sinceramente credo che manchi un tassello per completare il puzzle, ed è forse quello più importante che evoca il famoso detto “I dritti esistono perché esistono i fessi.” E quindi la domanda nasce lecita e spontanea: perché molte persone continuano a rivolgersi a loro e a credere nelle loro promesse? E direi che questa è una domanda centrale e molto interessante, che tocca aspetti complessi della psicologia umana e della società contemporanea., o mi sbaglio? Quindi ritengo giusto darle il giusto peso e approfondire l’argomento.
L’inganno Oltre il Velo
Nonostante le numerose denunce e notizie su falsi santoni, truffatori e ciarlatani, molte persone continuano a rivolgersi a loro e a credere alle loro promesse. Ci sono diverse ragioni, sia psicologiche che sociali, che spiegano perché questo fenomeno persiste nonostante le evidenze.
La vulnerabilità psicologica è uno dei fattori più importanti. Le persone che si rivolgono a questi santoni spesso attraversano momenti di crisi: un lutto, una malattia, una difficoltà economica o una crisi esistenziale. In situazioni di grande dolore o disperazione, la razionalità viene messa in secondo piano. Le persone cercano risposte, speranza e conforto in qualcosa che va oltre la logica. E qui intervengono i santoni, che offrono una soluzione semplice a problemi complessi: la possibilità di un contatto con l’aldilà, un messaggio rassicurante, una guarigione spirituale. E quindi, l’idea che esista qualcuno con capacità soprannaturali che possa offrire un senso di controllo o conforto è estremamente attraente in questi momenti, anche di fronte a notizie di truffe e inganni, la disperazione può spingere a ignorare i segnali di pericolo e affidarsi alla promessa di un sollievo emotivo.
Tantissime persone, anche se sono consapevoli delle notizie sui falsi santoni, sono vittime di ‘bias cognitivi’ che le portano a credere ciò che vogliono credere. Il bias di conferma, ad esempio, fa sì che una persona cerchi attivamente prove che confermino le proprie credenze e ignori le informazioni contrarie. Se qualcuno è profondamente convinto che un santone possa comunicare con un caro defunto, sarà più propenso a ignorare le prove di truffa e a concentrarsi sui segnali che sembrano confermare la validità del medium.
Il ‘pensiero magico’ è un altro aspetto fondamentale. Anche in una società tecnologica e razionale, molte persone conservano un modo di pensare che attribuisce significato e causalità a eventi soprannaturali. La credenza in angeli, spiriti e forze invisibili offre una visione del mondo che risponde a domande che la scienza o la logica non possono spiegare. Questo pensiero magico è una forma di difesa psicologica che protegge le persone dal caos e dall’incertezza della vita.
I santoni giocano molto sull’idea di essere “speciali”, di avere un accesso unico all’Hollywood etereo, a dimensioni segrete o a poteri soprannaturali. Chi si affida a loro ha la sensazione di accedere a una conoscenza nascosta, a un mondo invisibile riservato a pochi eletti. Questo crea un senso di esclusività che può essere molto seducente, soprattutto per chi si sente isolato, confuso o trascurato dalla società tradizionale. Il fatto che questi bei personaggi abbiano spesso lunghe liste d’attesa e tariffe elevate, rafforza ulteriormente questa illusione. Il cliente inizia a pensare che, se il santone è così richiesto e costoso, deve per forza essere autentico. Questa strategia alimenta l’idea che il servizio che stanno acquistando sia prezioso e raro.
il Potere della Manipolazione Emotiva e Psicologica
I santoni sono spesso abili manipolatori psicologici. Sanno leggere le emozioni delle persone e capire le loro vulnerabilità, adattando il loro discorso alle necessità emotive del cliente. Offrono risposte personalizzate che toccano corde profonde, facendo leva su paure, desideri e speranze. Molti di loro usano tecniche di “Cold reading” (lettura a freddo), che consistono nell’estrarre informazioni dalle persone attraverso osservazioni vaghe o domande generali, facendole sembrare percezioni soprannaturali. Una volta che il cliente sente di essere stato “capito” o che il santone ha individuato qualcosa di “privato” della sua vita, si instaura una forte connessione emotiva. Da quel punto in poi, è molto difficile per la persona mettere in discussione la veridicità del santone, poiché ha già investito emotivamente e finanziariamente.
Ma, in tutto questo, quanto incide l’uso dei Social Media? Possono essere lo strumento moderno che sostituisce il vecchio ‘passa parola’? Assolutamente sì, la viralità dei social media svolge un ruolo cruciale nel successo e nella diffusione dei santoni moderni. Ecco perché:
I social media offrono una piattaforma potente per amplificare il messaggio dei santoni, raggiungendo migliaia o addirittura milioni di persone con facilità. Un tempo, questi individui erano limitati a piccoli circoli locali, o al passaparola, ma oggi possono avere un vasto pubblico globale grazie a Facebook, Instagram, TikTok, YouTube e altre piattaforme. Questo permette loro di raggiungere persone in cerca di risposte o di conforto, ovunque si trovino.
Attraverso post virali, video emozionanti o testimonianze toccanti, i santoni costruiscono la propria immagine di autorità spirituale. I social media offrono anche un ambiente ideale per il ‘marketing emotivo’, dove storie commoventi e rivelazioni “soprannaturali” possono fare breccia nell’immaginario del pubblico.
I santoni moderni sono esperti nell’usare i media e i social network per costruire la loro reputazione. Attraverso piattaforme come YouTube, Facebook, Instagram e TikTok, possono raggiungere un pubblico vastissimo, costruendo un’immagine di successo e autorevolezza. Il loro marketing è spesso basato su storie di successo (spesso non verificabili), testimonianze di persone “guarite” o che hanno ricevuto messaggi dai defunti. La “viralità” dei social media amplifica la portata del loro messaggio, rendendolo più accessibile e convincente, soprattutto per chi è in cerca di risposte rapide e immediate. La combinazione di storytelling emotivo e testimonianze personali contribuisce a creare un’immagine di autenticità e affidabilità. Per molte persone, soprattutto in un’epoca di materialismo e scetticismo, c’è un desiderio profondo di trovare un significato spirituale più alto. La religione tradizionale spesso non riesce a rispondere alle esigenze di una spiritualità più personale e diretta, e in questo vuoto si inseriscono i santoni. Offrono una versione personalizzata e intima della religione, che dà l’illusione di un accesso diretto al divino, senza intermediari istituzionali.
Molti clienti vedono i santoni come un’alternativa alle forme più rigide di fede organizzata. I loro messaggi sono più adattabili, e spesso più ottimisti: promettono risposte, conferme e guarigioni immediate, tutte cose che la religione tradizionale o la scienza non possono fornire. Questo li rende attraenti, soprattutto in una società sempre più individualista, dove la spiritualità è vissuta in modo sempre più personalizzato. In molti casi, il fenomeno è alimentato anche dalla pressione sociale. Familiari o amici che credono fermamente nei santoni possono influenzare altre persone a provarli, creando una sorta di effetto di gruppo. Le dinamiche sociali possono portare una persona a rivolgersi a un santone semplicemente perché qualcuno di fiducia ha avuto un’esperienza positiva. Questo crea una sorta di ‘effetto domino’: chi si sente insicuro o dubbioso può convincersi che, se molte persone ci credono, allora deve esserci qualcosa di vero.
Nonostante le notizie di truffe e falsi santoni, la gente continua ad abboccare perché c’è un bisogno psicologico ed emotivo che va oltre la razionalità. La disperazione, il desiderio di speranza, i bias cognitivi, il pensiero magico e la pressione sociale sono potenti forze che spingono le persone a cercare risposte dove la scienza o la logica non possono arrivare. In questo contesto, i santoni si muovono abilmente, manipolando questi bisogni e offrendo soluzioni immediate, seppur illusorie, in cambio di denaro.
Costruzione di Reputazione e Autorità
In passato, i santoni si affidavano principalmente al passaparola e alla pubblicità a pagamento su mezzi di comunicazione tradizionali come la carta stampata, le televisioni e le radio private. Questi strumenti, però, avevano costi elevati e un raggio d’azione limitato. Oggi, invece, i social network offrono loro un palcoscenico gratuito e potenzialmente illimitato, permettendo di costruire con estrema facilità un’immagine di autorevolezza. Attraverso la condivisione strategica di testimonianze di persone apparentemente “aiutate” o “guarite”, recensioni positive e commenti di apprezzamento, il santone può rafforzare la propria credibilità in modo esponenziale. Questo meccanismo crea una sorta di legittimazione sociale: se molte persone credono nei suoi poteri, nuovi potenziali clienti si sentiranno più inclini a fidarsi. In questo modo, la sua figura viene avvalorata da una comunità online che lo supporta e lo celebra, generando un circolo vizioso in cui più visibilità porta più credibilità, e più credibilità porta più clienti.
Attraverso post virali, video emozionanti o testimonianze toccanti, i santoni costruiscono la propria immagine di autorità spirituale. I social media offrono anche un ambiente ideale per condividere storie commoventi e rivelazioni “soprannaturali” che possono fare breccia nell’immaginario del pubblico. I social media, inoltre, favoriscono la ‘creazione di comunità’ intorno ai santoni. Le persone che si sentono sole, perse o in cerca di conforto spirituale possono trovare nei gruppi online uno spazio in cui sentirsi parte di qualcosa di più grande.
Le pagine Facebook, i gruppi di discussione su Telegram o i profili Instagram di questi santoni fungono da punti di riferimento per i loro seguaci, offrendo un senso di appartenenza e un’illusione di guida spirituale condivisa. Molti santoni collaborano con ‘influencer spirituali’ o con altri personaggi pubblici che promuovono la loro figura e i loro servizi. Questo rafforza ulteriormente la loro presenza online e la loro reputazione. Gli influencer, con la loro capacità di modellare l’opinione pubblica, creano un ponte diretto tra i santoni e un pubblico ancora più vasto e variegato, rendendo il fenomeno virale.
Testimonianze Virali e Storie Personali
Una delle chiavi del successo dei santoni sui social media è la viralità delle testimonianze personali. Video o post scritti di persone che raccontano come la loro vita sia cambiata grazie all’intervento del santone tendono a diffondersi rapidamente, soprattutto se sono carichi di emotività. Queste storie agiscono come potenti ancore psicologiche: sono convincenti perché toccano corde profonde di speranza, fede e bisogno di conforto. Le testimonianze servono da prova sociale: se una persona ha ricevuto un messaggio dal defunto padre grazie al santone, o se un’altra ha trovato pace dopo un consulto, altre persone saranno tentate di cercare lo stesso tipo di esperienza.
Molti santoni sfruttano, sui Social, una strategia di marketing efficace… la ‘scarsità percepita’. In cosa consiste? In pratica fanno credere ai loro seguaci che i loro tempi sono limitati e che c’è un accesso ristretto ai loro servizi. Ad esempio, annunciano aperture limitate per le prenotazioni di consulti, creando un senso di urgenza che spinge le persone ad agire rapidamente per “non perdere l’occasione”. Questo meccanismo psicologico funziona particolarmente bene nei social, dove la gratificazione immediata è la norma e dove i messaggi si diffondono rapidamente. L’esclusività genera una sorta di desiderio mimetico: se poche persone possono accedere al servizio e l’agenda è piena, allora il consulto sembra ancora più prezioso e raro. Questo aumenta la domanda e il prestigio percepito del santone.
Diffusione di Contenuti Emotivi
I contenuti pubblicati dai santoni sono spesso progettati per essere estremamente emotivi e rassicuranti. Offrono messaggi di speranza, conforto e positività, che risuonano con chiunque stia attraversando un periodo difficile. Questi post tendono a ottenere molti “like” e condivisioni, creando una reazione a catena che amplifica la visibilità del santone. Le piattaforme social sono costruite per premiare i contenuti che suscitano reazioni emotive forti. Questo è il motivo per cui video o post che fanno leva su emozioni intense (come la commozione per un presunto messaggio dal mondo degli spiriti) sono così virali. I santoni sfruttano questa dinamica, creando contenuti che toccano corde sensibili e si diffondono rapidamente.
Sui social media, distinguere tra autenticità e inganno è spesso difficile. La costruzione ad hoc di una narrazione convincente può ingannare anche le persone più scettiche, poiché il santone appare come una figura carismatica, empatica e “vicina” ai bisogni delle persone. Grazie all’estetica curata e a un linguaggio accattivante, molti riescono a vendersi come guide spirituali autentiche, nonostante la loro vera natura sia quella di imprenditori ben consapevoli dei meccanismi di marketing.
Attraverso testimonianze personali, marketing di esclusività, e contenuti virali carichi di emotività, i santoni creano un ciclo di visibilità e guadagno che è molto difficile da interrompere. In un contesto in cui la vulnerabilità emotiva è sfruttata e le speranze vengono vendute a caro prezzo, i social media sono diventati lo strumento perfetto per perpetuare questo business del paranormale.
In conclusione ci tengo a precisare che, fortunatamente, non tutti coloro che affermano di avere doni spirituali appartengono al mondo dell’inganno. Esistono persone genuine, come i grandi medium del passato, che si sono comportati da veri ‘prescelti’ e che hanno messo le loro capacità al servizio degli altri senza mai chiedere nulla in cambio, guidati da un sincero desiderio di aiutare e portare conforto. Questi individui dimostrano che il vero potere spirituale risiede nell’umiltà, nell’empatia e nella condivisione.
Tuttavia, è essenziale ricordare che ognuno di noi possiede un grande potere interiore. Attraverso la pulizia mentale e la consapevolezza del nostro “io sono”, possiamo raggiungere un equilibrio con noi stessi e con ciò che ci circonda. Coltivando la chiarezza interiore e una connessione profonda con il nostro essere, possiamo evitare di cadere preda dell’inganno, trovando dentro di noi le risposte e la pace che cerchiamo. Solo attraverso questo equilibrio, siamo in grado di distinguere ciò che è autentico da ciò che è illusorio.
Continua… “Luce nella Verità: Oltre l’Inganno dei Santoni“