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letteratura poesia riflessioni

il Silenzio del Dolore

Ho cercato tante volte a immaginare una donna vittima di abusi, molestie, maltrattamenti e percosse…

Ho provato un senso di vuoto totale di tempo e di memoria… un senso di impotenza e di vergogna per la difficoltà di compenetrarmi e capire.

Oltre un semplice “mi dispiace” non è arrivato nient’altro… solo uno schifoso vuoto totale, un silenzio assoluto accompagnato da una sensazione di allerta per un pericolo imminente, un silenzio interrotto da rintocchi che spesso annunciano una dipartita.

il Silenzio del Dolore – N. Colonna 2024©

Di Nino Colonna ... L'eretico dell'invisibile

L’autore si delinea come una mente curiosa, libera da dogmi e imposizioni, che non si accontenta delle spiegazioni preconfezionate fornite da religioni, istituzioni o dalla stessa scienza quando si chiude di fronte all’ignoto. Definirsi "l'Eretico dell'Invisibile", è già una dichiarazione di intenti.. quella di andare oltre ciò che è dato per scontato, oltre le narrazioni costruite per mantenere un certo ordine sociale e intellettuale, oltre le verità imposte che nel corso dei secoli hanno modellato la percezione della realtà.
È evidente che l’autore non si limita ad un singolo ambito di ricerca, ma spazia tra spiritualità, mistero, fenomeni paranormali, storia e geopolitica, affrontando tutto con uno sguardo critico e analitico.
Ma non c’è solo il mistero a guidare ad alimentare la sua curiosità. C’è anche la consapevolezza che la storia, così come ci è stata raccontata, è spesso il risultato di una narrazione costruita, a proprio uso e consumo, dai ‘vincitori’. Anche se gli dedichiamo strade e piazze, gli eroi non sempre sono tali, le guerre non sono mai mosse da ideali puri, le istituzioni hanno intrecci con il potere economico e religioso che sfuggono allo sguardo della massa. L’autore si pone, dunque, come un investigatore dell’invisibile, colui che scava sotto la superficie per portare alla luce le contraddizioni e le ombre della storia e della società contemporanea.
Dietro l’Eretico dell’Invisibile, dunque, si cela una figura in bilico tra lo studioso e il ricercatore indipendente, qualcuno che non si accontenta di sapere, ma che è consapevole dell’importanza del "Sapere di non Sapere".

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