Categorie
Cultura miti e leggende Oltre il Velo sacro

il Mistero della Tilma di Guadalupe

Il manto della Vergine di Guadalupe, noto come “tilma”, rappresenta uno dei misteri più affascinanti e dibattuti della storia religiosa e scientifica. La tilma apparteneva a Juan Diego, un contadino e veggente indigeno, e porta impressa un’immagine mariana che, secondo la tradizione cattolica, è di origine miracolosa.

La storia ha inizio il 9 dicembre 1531, quando Juan Diego affermò di aver visto la Vergine Maria sul colle del Tepeyac, vicino all’attuale Città del Messico. Secondo il racconto, la Madonna gli chiese di recarsi dal vescovo per chiedere la costruzione di un santuario in suo onore. Di fronte allo scetticismo del vescovo Juan de Zumárraga, Juan Diego ricevette dalla Vergine la prova richiesta: un mazzo di rose castigliane fiorite miracolosamente fuori stagione, che raccolse nella sua tilma. Quando Juan Diego aprì il mantello davanti al vescovo, al suo interno si rivelò l’immagine della Madonna, oggi venerata come Nostra Signora di Guadalupe.

Gli aspetti inspiegabili della Reliquia:

  • Struttura della fibra: La tilma è fatta di fibra di agave, un materiale molto fragile che solitamente si deteriora in pochi decenni. Tuttavia, dopo quasi 500 anni, la tilma è ancora intatta.
  • Pigmentazione e Assenza di Sostanze Note: Le analisi chimiche non hanno rilevato tracce di pigmenti minerali, vegetali o animali sulla tela. La tecnica pittorica rimane sconosciuta, poiché l’immagine non sembra essere stata applicata con pennelli o altri strumenti tradizionali. La figura della Vergine, in pratica, è impressa direttamente sulla parte superficiale del tessuto, senza penetrare in profondità, come accadrebbe con un colore.
  • Inspiegabilità scientifica: Nel 1979, il dottor Philip Callahan, esperto di fotografia infrarossa della NASA, analizzò la tilma e concluse che l’immagine sembrava fluttuare sopra il tessuto, senza penetrare nelle fibre. Altri studi della Nasa sulla reliquia hanno rivelato che la temperatura della tilma si mantiene costante a 36,6°C, esattamente la normale temperatura del corpo umano.
  • La Musica Celeste della Tilma, un Messaggio tra Stelle e Fiori: La tilma della Vergine di Guadalupe è oggetto di numerosi studi e interpretazioni, tra cui l’idea che la disposizione delle stelle sul manto e dei fiori sulla veste possa nascondere un messaggio musicale. Alcuni ricercatori e musicisti hanno analizzato la disposizione di questi elementi e suggerito che essi possano corrispondere a note musicali. Uno studio noto è quello del pianista e ricercatore messicano Fernando Ojeda, che ha ipotizzato che la posizione delle stelle sulla tilma, se sovrapposta a un pentagramma, possa essere interpretata come una sequenza di note musicali. Analogamente, anche i fiori sulla veste della Vergine sono stati analizzati con un criterio simile, portando a una melodia che alcuni descrivono come armoniosa e sacra. Questa melodia è stata riprodotta da diversi musicisti e viene interpretata come una forma di “musica divina” o un messaggio celeste nascosto nel manto della Vergine. Non esistono prove scientifiche definitive a sostegno di questa teoria, ma essa continua a suscitare curiosità e fascino tra studiosi di simbologia religiosa e appassionati di misteri mariani.
  • Gli occhi della Vergine: Un altro fenomeno misterioso riguarda gli occhi dell’immagine. Nelle pupille di Maria (di soli 7,8 mm) si sono scoperte minute immagini che nessun artista avrebbe mai potuto dipingere. Studi ingranditi hanno rivelato riflessi nei suoi occhi, come se contenessero una sorta di fotografia miniaturizzata e, a quanto pare, nei riflessi oculari si possono vedere le sagome di Juan Diego, di un vescovo e di altre persone presenti nel momento in cui la tilma venne mostrata.
  • Nel 1921, un attentato con una bomba collocata vicino alla tilma distrusse l’altare, ma il tessuto rimase completamente intatto. Nonostante l’assenza di conservanti, il tessuto non ha segni di deterioramento significativo.
  • Nel 1785, un inserviente versò accidentalmente acido nitrico sulla tela, ma l’immagine non subì danni significativi.

La tilma di Guadalupe continua a essere un enigma tra fede e scienza. Per i credenti, rappresenta un segno tangibile dell’intervento divino, mentre per gli scienziati, resta un fenomeno irrisolto. Qualunque sia la sua vera natura, la sua influenza spirituale e culturale rimane innegabile, attirando milioni di pellegrini ogni anno e mantenendo vivo il dibattito sul suo mistero.

Di Nino Colonna ... L'eretico dell'invisibile

L’autore si delinea come una mente curiosa, libera da dogmi e imposizioni, che non si accontenta delle spiegazioni preconfezionate fornite da religioni, istituzioni o dalla stessa scienza quando si chiude di fronte all’ignoto. Definirsi "l'Eretico dell'Invisibile", è già una dichiarazione di intenti.. quella di andare oltre ciò che è dato per scontato, oltre le narrazioni costruite per mantenere un certo ordine sociale e intellettuale, oltre le verità imposte che nel corso dei secoli hanno modellato la percezione della realtà.
È evidente che l’autore non si limita ad un singolo ambito di ricerca, ma spazia tra spiritualità, mistero, fenomeni paranormali, storia e geopolitica, affrontando tutto con uno sguardo critico e analitico.
Ma non c’è solo il mistero a guidare ad alimentare la sua curiosità. C’è anche la consapevolezza che la storia, così come ci è stata raccontata, è spesso il risultato di una narrazione costruita, a proprio uso e consumo, dai ‘vincitori’. Anche se gli dedichiamo strade e piazze, gli eroi non sempre sono tali, le guerre non sono mai mosse da ideali puri, le istituzioni hanno intrecci con il potere economico e religioso che sfuggono allo sguardo della massa. L’autore si pone, dunque, come un investigatore dell’invisibile, colui che scava sotto la superficie per portare alla luce le contraddizioni e le ombre della storia e della società contemporanea.
Dietro l’Eretico dell’Invisibile, dunque, si cela una figura in bilico tra lo studioso e il ricercatore indipendente, qualcuno che non si accontenta di sapere, ma che è consapevole dell’importanza del "Sapere di non Sapere".

Pinterest
Pinterest
fb-share-icon
LinkedIn
LinkedIn
Share
Instagram