Sono un appassionato di giochi con miniature. Ne dipingo e ci gioco da anni. Esistono diversi regolamenti per differenti giochi, e così ci si ritrova a provare un nuovo gioco di tanto in tanto. Ora, essendo un mercato molto redditizio, nuovi giochi e nuove miniature vengono prodotte di continuo; con l’obbiettivo di acchiappare l’immaginario di una fetta di pubblico che zelantemente spenderà una montagna di soldi in questa nuova trovata. Ogni gioco per riuscire ad attirare pubblico deve inventarsi sia ambientazioni accattivanti sia miniature con soggetti che possano stuzzicare la fantasia delle persone. Non credete, la lotta è serrata, ogni idea può essere quella vincente, quindi vengono esplorati e rielaborati tutti gli archetipi che la storia può offrire.
E ecco qua, proprio ieri, navigando tra i siti specializzati in questo settore mi imbatto in una scatola con delle miniature che subito accendono qualcosa nella mia immaginazione.
La scatola reca la scritta “Shadows of the Redchapel” . La scatola, come potete vedere, raffigura 4 signorine in abiti da prostitute dell’età vittoriana ed un losco figuro. Andando più in dettaglio si scopre che la confezione contiene anche un ulteriore personaggio descritto come “serial killer”. Ok, per me ci sono tutti gli elementi che stuzzicano la mia fantasia di Romanticista. Ma aspettate un attimo, prostitute vittoriane, serial killer, Redchapel… Ma non era Whitechapel? Ma queste tipologie di personaggio non le conosciamo da sempre? E già, la storia di Jack the ripper. Ed è proprio questo che mi ha colpito. Quella storia tremenda, fatta di sangue, di sofferenza estrema di persone con vite difficili di sospetti e soprattutto di morte; oggi è tema per un gioco. Tutta la pesantezza di quei fatti, che anche oggi ci prenderebbero come un pugno allo stomaco, è mito, favola.
Nulla rimane se non il fatto in se, privo di giudizi morali, un cliché pronto per essere utilizzato nel contesto ove è più efficace!
Che tritatutto che è la storia……
Una risposta su “Che gran tritatutto che è la storia!”
Sto andando a caccia di tutti gli italiani che si sono interessati a Malifaux, con l’obbiettivo di indirizzarli alla comunità su facebook (gruppo “Oltre la Breccia”), dove trovare tutte le informazioni utili per orientarsi ed iniziare a giocare.
Non ci crederai, ma finora tutti ci si sono imbattuti in Novembre 2014, è pazzesco! Comunque, riguardo al gioco, vale veramente la pena.
Riguardo l’articolo, rispondo soltanto: Eros & Thanatos 😉