Il 18 giugno 2023 avvenne uno tra i disastri più eclatanti dei nostri tempi: la strage negli abissi del Titan.
Giugno 2023.
Il sommergibile Titan, della società statunitense OceanGate, fece perdere le proprie tracce di seguito ad una implosione avventa a 3.800 metri di profondità, nell’Atlantico settentrionale.
A bordo, erano presenti 5 persone: Hamish Harding, Stockton Rush,
Paul Henry Nargeleot, Shazada Dawood e suo figlio Suleman Dawood.
La finalità di questo sommergibile era quella di portare non più di 5 soggetti a bordo, per una profondità massima di 4.000 metri: alto 2,5 metri, lungo quasi 7 e largo 3, aveva il suo interno i maggiori e migliori sistemi di robotica tra cui laser, un sonar e molteplici telecamere.
Strutturato in titanio e fibra di carbonio, questo gioiellino veniva comandato tramite un gamepad firmato Logitech e poteva inoltre comunicare con l’esterno grazie al sostegno satellitare Starlink.
Il 16 giugno, il sommergibile iniziò il proprio viaggio, salpando dal porto di Saint John, isola canadese di Terranova, ma fu il 18 giugno 2023 quando iniziò ufficialmente l’immersione del Titan.
Erano le 7 del mattino.
La comunicazione proseguiva senza intoppi ogni quarto d’ora, per monitorare spostamenti e novità, ma alle 8.4 qualcosa non andò come previsto.
Improvvisamente infatti, cessò ogni comunicazione tra il Titan e il mondo esterno.
non vi fu la risalita prevista per le 14.00, ma le ricerche ufficiali iniziarono il 20 giugno 2023.
Il 22 giugno, consci che le riserve di ossigeno presenti sul mezzo fossero finite, fecero cessare le ricerche del Titan.
Venne impiegato un drone idraulico ed uno stormo di ricerca e soccorso USA, ma solo il 28 giugno un sottomarino a comando remoto, ritrovò a soli 500 metri dal Titanic pezzi di detriti del Titan.
Il danno, l’esplosione, fu causata da un errore della camera di pressione.
E così, questa vicenda finì in maniera catastrofica, portando via la vita di tutti i passeggeri presenti a bordo.
