A Sicignano degli Alburni, vicino a Salerno, è possibile recarsi in un luogo che, ancora oggi, incute timore a causa di alcune leggende legate al Monaco demoniaco del convento di Sicignano, il Convento dei monaci del diavolo.
Ad oggi ridotto ad un rudere senza pretese, il convento è raggiungibile a piedi seguendo Via Convento (fatalità!) accostato ad un piccolo cimitero di montagna, sterpaglie e fauna selvatica noncurante del passaggio umano.
Sembra che i paesani non ne vogliano sapere nulla, nè tanto meno siano lieti di dare notizie a coloro che ne chiedano per recarsi in questo luogo: forse proprio perchè, nonostante il timore e le dicerie, sembra che per davvero in quel convento vi sia il passaggio di un fantasma e di altre ombre ancora vaganti tra i cadaveri dei mattoni.
Sembra inoltre che non vengano effettuati i lavori di ristrutturazione per queste leggende, in particolar modo per la storia del fantasma del Monaco demoniaco.
Secondo la storia, un vecchio vagabondo bussò alle porte del monastero in cerca di riparo e viveri per la notte.
I monaci, ovviamente, lo accolsero facendo iniziare così una convivenza serena, tanto che il vagabondo prese i voti.
Serenità che durò sino a quando il viandante si innamorò di una giovane contadina del paese.
Fu un amore nascosto ma ben presto svelato, e dunque sfortunato: i monaci scoprirono i due e chiusero lui entro una cella isolata e la ragazza venne accusata invece di stregoneria.
Ne si immagina già il tragico finale: condannata a morte lei, il monaco non vide altro rimedio che offrire la propria anima al Diavolo in persona!
Da quel momento in poi, quindi, avvennero tutta una serie di tragiche dipartite tra le mura del monastero.
Ben presto la morte iniziò a mietere vittime anche nel paese e a chiunque tentasse di avvicinarsi al monastero.
Non vi fu altra scelta anche qui di condannare a morte il monaco Demoniaco, ucciso per impiccagione proprio su una quercia li vicino.
Il monastero negli anni perse i suoi dimoranti e, nonostante sia ad oggi un luogo totalmente abbandonato, si presume che quel Monaco in realtà continui a viverci vagando senza tregua ed allontanando chiunque tenti di entrare in questo luogo.