Questa è la storia di Ronald Clark O’Bryan, l’uomo che uccise la festa di Halloween.
Le vicissitudini legate al nome di O’Bryen (1944-1984) sconvolsero il Texas in un giorno di Halloween del 1974 quando si scoprì che a causa sua morirà avvelenato il figlioletto, Timothy.
Ronald Clark O’Bryan, un ottico di Houston era dedito al canto e faceva egli parte del coro della Seconda Chiesa Battista, mentre nel tempo libero faceva l’autista volontario di autobus.
Gli eventi che lo resero tristemente noto al mondo sono proprio connessi al 31 ottobre 1974, quando Ronald decise di accompagnare i suoi due figli – e dei vicini di casa con i propri – al consueto dolcetto o scherzetto, nella città di Pasadena in Texas, dove vivevano.
I tre si ritrovarono, senza successo, davanti alla porta di casa di qualcuno che però non aprì al suono del campanello: i piccoli proseguirono al portone successivo mentre Ronald rimase lì davanti..una cosa abbastanza strana e insensata, può sembrare.
Poco dopo tornò portando con sè un bottino di Pixy Stix, dei dolcetti che riferì aver ricevuto proprio laddove nessuno aprì la porta.
Il bottino a fine serata finì tra le mani dei suoi due figli e ai figli dei vicini di casa, ed uno ad un ragazzino che faceva parte della chiesa Battista frequentata da O’Bryen.
Timothy, il figlio di Ronald, volle a tutti i costi assaggiare i dolcetti prima di andare a dormire, scegliendo proprio il Pixy Stick: egli si accorse immediatamente del sapore amaro del dolcetto, iniziando poi a vomitare e ad avere convulsioni poco dopo l’ingerimento.
Morì poco dopo, durante il tragitto che avrebbe dovuto portarlo all’ospedale della città per salvarlo.
La morte di Timothy spanse terrore nella città, poichè inizialmente nessuno capiva chi potesse essere stato l’uomo capace di aver avvelenato il ragazzino.
Tanto che all’inizio nessuno poteva immaginare fosse proprio Ronald Clark O’Bryan, mentre l’autopsia rivelò che fu proprio il Pixy Stick a provocare il decesso per cianuro di potassio, iniettato dentro la confezione del dolcetto.
Appena saputo che fu proprio quel dolce a provocarne il decesso i vicini di casa cercarono, non trovando nell’immediato, i dolcetti dati da O’Bryan ai propri figli.
Fortunatamente i piccoli non riuscirono ad aprire la confezione, ma si scoprì che ogni dolcetto conteneva dosi di cianuro abbastanza forti da uccidere almeno 4 persone.
Dunque, Ronald continuò la farsa, sostenendo di non aver visto in faccia l’uomo che gli diede i dolci poichè le luci rimasero sempre spente, vedendono di sfuggita solo un braccio villoso.
La verità venne a galla: la casa, di proprietà di un certo Courtney Melvin, risultava al momento però vuota poichè Melvin, controllore di volo, non era presente quel giorno ed in servizio all’Aeroporto William P.Hobby, confermato da oltre 200 persone.
Quindi le indagini si spostarono, finalmente, su O’Bryan allorquando di seguito ad un’indagine finanziaria si scoprì che l’uomo era in debito di 550 mila dollari, perdendo nel giro degli ultimi 10 anni 21 differenti professioni.
Non solo.
Nei mesi poco precedenti al decesso di Timothy, si scoprì che aveva stipulato delle assicurazioni su entrambi i figli in caso di morte, per un valore totale di 60 mila dollari.
Ed il giorno dopo il decesso di Timothy, non attese molto per riscuotere la somma!!
In tutto questo, la moglie non sapeva nulla.
Di seguito si scoprì inoltre che O’Bryan visitò, poco prima di quell’Halloween del 1974, una fabbrica di materiali chimici in cui però non acquistò nulla al momento.
Nonostante i diversi interrogatori, O’Bryan continuò comunque ad insistere sulla propria innocenza.
Venne comunque arrestato il 5 novembre del 1974 nonostante non venne scoperto dove egli comprò il cianuro: venne condannato alla pena capitale per omicidio e anche per 4 – fortunatamente incompiuti – omicidi.
Nel 1975 un chimico confessò che Ronald, nel 1973 lo contattò per avere alcune informazioni sul cianuro di potassio e quali fossero le dosi letali: non solo, i suoi ex colleghi confessarono che nei mesi precedenti al decesso di Timothy, O’Bryan mostrò uno strano interesse per il cianuro parlando di come potesse esserne fatale l’utilizzo per uccidere qualcuno.
Vi è quindi la leggenda urbana legata a Ronald, un pazzo avvelenatore dal quale nacque poi la storia di un individuo che metteva i rasoi nelle mele caramellate nei giochi per bambini.
Tutto questo, ovviamente, non è mai stato dimostrato, rimamendo solo una leggenda metropolitana.
Venne giustiziato tramite iniezione letale di seguito alla decisione di una giuria il 31 marzo del 1984.
Poco prima di morire, disse solo “siamo esseri umani, facciamo errori. Questa esecuzione è uno di quegli errori giudiziari, ma non significa che l’intero sistema di giustizia sia errato“.
Fino alla fine, dunque, egli volle dichiararsi innocente.